lunedì 29 maggio 2017

Come quando eravamo piccoli

di Jacopo Paliaga & French Carlomagno

tutte le immagini © Bao Publishing
"Come quando eravamo piccoli" è  la storia di un amore che finisce e di un altro che inizia, la storia di come un fratello e una sorella possano essere legati e di come si aiutino a vicenda.

(trama dal sito dell'editore) Pietro è un italiano che ha fatto fortuna in America. Creatore di una serie TV di successo, era fidanzato con l'attrice protagonista, finché lei non l'ha lasciato per un collega del cast. Così Pietro, spiazzato e con la sensazione che la sua vita abbia perso il giusto filo narrativo quanto se non più della serie che ha creato e in cui non si riconosce più, torna in Italia, a casa della sorella, e nel cercare se stesso conosce qualcuno.

Ho apprezzato molto i comprimari: il marito della sorella, un tranquillone di prima che sembra saperla molto lunga, ammetto che mi sarebbe piaciuto gli fosse dato più spazio. Altro ottimo personaggio è Alice, la ragazza che conosce Pietro in Italia e di cui si invaghisce, che lo tira fuori dalla buca che si era accuratamente scavato. In tutto questo forse è proprio il protagonista ad essere il meno attraente della combriccola, persino la sorella minore, che agisce come una provetta sorella maggiore, toglie luce a Pietro agli occhi del lettore. Punti di vista e gusto personale certo, ciononostante la storia fila liscia e piacevole fino a un finale da film commedia romantica all'americana, ma è proprio questa la sensazione voluta dallo sceneggiatore mi sa. I tempi della storia sono dettati non da capitoli ma da episodi a mo' si serie tv, le vignette zeppe di citazioni tra tv e cinema, roba che a coglierle tutte bisogna essere davvero ferrati in materia, eppure il lettore si trova subito sulla stessa lunghezza d'onda di Jacopo Paliaga e gli perdona una catarsi finale difficilmente ripetibile dalle persone comuni.

I disegni di French Carlomagno funzionali alla vicenda narrata, colori tenui e linee stilizzate per i volti, hanno il loro punto di forza nella grande espressività facciale dei personaggi, le sopracciglia e i movimenti degli occhi raccontano infatti molto più di quanto un disegno con quello stile di solito riesca a fare. Ho apprezzato molto anche i fondali, a volte minimalisti, altre molto articolati, ma sempre azzeccati. Così come la resa delle ombre, che le scene si svolgano in notturna o alla luce del sole danno qualcosa in più.

L'edizione Bao Publishing del 2016: un brossurato con alette 17x23 cm di 128 pagine su carta da 140 grammi a 16 euro non fa una piega. Come il solito.

La cosa che mi è piaciuta di più, non posso negarlo, è il rapporto tra fratello e sorella, che si vogliono bene, sono complici e si sostengono a vicenda, questa parte è davvero resa al meglio, è forse proprio con questo che lo sceneggiatore dà qualcosa in più a una storia magari non fortissima.

Un volume piacevole, se vi piacciono le commedie romantiche americane fa proprio per voi.

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