mercoledì 12 aprile 2017

Your name. [il romanzo]

di Makoto Shinkai


"Your name." è uno di quei fenomeni che possono nascere e prosperare solo in Giappone, film e romanzo usciti quasi in contemporanea, con l'autore del romanzo, Makoto Shinkai che è anche il regista del film, cosa impensabile altrove. Nella postfazione del libro lo stesso Shinkai afferma che non saprebbe dire se è nata prima l'idea del romanzo o del film, che comunque ripercorrono in maniera identica (con i mezzi che i due supporti ben diversi offrono ovviamente) la stessa vicenda.

La sinossi ufficiale (copio e incollo): Mitsuha, una ragazza di provincia, e Taki, giovane di Tokyo, sconosciuti entrambi delusi dalle loro quotidianità, si ritrovano un giorno a vivere in sogno una la vita dell'altro. Lasciandosi dei messaggi per il "risveglio" inizieranno a comunicare e a conoscersi, cercando di capire la loro strana relazione e il legame che li unisce e si rafforza notte dopo notte, sogno dopo sogno, mentre incombe il passaggio di una misteriosa cometa...

Tutto qui? Pensavo, il classico scambio uomo/donna con i siparietti classici del caso? Con il ragazzo di città e la ragazza di campagna, mondi contrapposti e cose del genere. Errore grossolano il mio, ben presto la storia si dimostra ben più profonda e quando gli "scambi/sogni" tra i due protagonisti cessano allora la storia prende veramente il via diventando geniale e coinvolgente. Un colpo davvero inaspettato che porta la vicenda su tutto un altro piano. Ok, ok, non lo spoilero dato che a saperlo io stesso avrei perso un po' il gusto della lettura.

La storia è tosta, struggente a tratti, si finisce per fare il tifo per i protagonisti. Forse per chi non è avvezzo a romanzi giapponesi non sarà semplice capire gli atteggiamenti dei personaggi, molto lontani dalla nostra cultura e non è certo l'opera più consona per affacciarsi al mondo della letteratura del sol levante. Manco a dirlo, la lettura risulta più godibile se non si ha ancora visto il film omonimo.

Lati negativi? Purtroppo sì. Il romanzo è scritto in prima persona e si legge dal punto di vista ora della ragazza Mitsuha, ora da quello del ragazzo Taki, purtroppo in alcune parti i cambi di prospettiva tra i due personaggi avvengono anche due/tre volte per pagina e il lettore ne rimane spiazzato. Non essendoci un cambio di stile di scrittura (corsivo o font diverso dei caratteri) si è costretti a rendersi conto dopo alcune righe che il personaggio narrante è cambiato (grazie al parlare al maschile o al femminile degli stessi) e questo risulta irritante. 

L'edizione. Pubblicato dalla bd nella sua divisione per i manga, ossia la J-Pop il romanzo è di pregevole fattura, un brossurato con sovraccoperta con carta molto bianca all'interno (192pp 14x21cm a 14€), in un'edizione ben curata. Gli standard della divisione J-Pop sono sempre molto alti. Essere pubblicato nella sezione romanzi/light novel giapponesi di questa casa editrice specializzata forse lo relega a un pubblico di nicchia ma ben attivo e attento, lo dimostra il fatto che la traduzione e le proposte di prodotti simili sia addirittura in aumento. Il mio rammarico è che un'opera del genere potrebbe benissimo rivaleggiare con altri romanzi per il grande pubblico bollati come young adult ma di dubbia originalità e qualità. Potrebbe benissimo stare anche nel scaffale relativo alla fantascienza delle librerie, non ci sarebbe niente di male, anzi porterebbe una ventata di novità al genere. Ah no, aspettate, nelle librerie non esistono più le sezioni per la fantascienza. Maledetti.

In definitiva un romanzo consigliato, come consiglio il film (oltre agli altri capolavori di Makoto Shinkai, su tutti 5cm per second e Il giardino delle parole). A breve dovrebbe uscire anche la versione a fumetti in due volumi.
  

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