lunedì 29 agosto 2016

Julia 2002 - Azione ed espiazione - (parte seconda)

Azione ed espiazione

Retrospettiva fumetti: Julia n. 46,47,48,49,50,51 (2002)


 
Seconda parte degli albi dedicati al 2002 che si conferma la migliore annata tra quelle finora prese in esame. Il livello medio è molto alto e le storie mai ripetitive, forse, unico neo, comincia a sentirsi il bisogno di introdurre nuovi personaggi o far evolvere ulteriormente quelli già presenti.

la splendida cover del n.50 di Marco Soldi © SBE
E via col n.46 "La morte è femmina", Berardi & Calza ai testi con ai disegni il debutto di Ernesto Michelazzo che diventerà uno delle colonne di Julia dopo vari albi di Nathan Never e Agenzia Alfa.Una donna lascia una scia di omicidi alle proprie spalle, Julia e Webb durante le indagini si spingono fino in florida a Vero Beach dove scopriranno che è spinta da sete di vendetta. La storia è un omaggio e si rifà, con grande maestria, al classico di Cornell Woolrich (di cui ho già parlato QUI) "Appuntamenti in nero" (la recensione QUI).
Spassose le scene in cui Julia mette in imbarazzo Webb suggerendogli che dovrebbe invitarla a cena o quando Emily per curare la Kendall malata le fa degli impacchi di cipolla che non le lasceranno un gradevole profumo addosso.
Canzone dell'albo è "Wicked Game" di Chris Isaak.

Nel n.47 "Sangue nella stanza n.3" un giovane si sveglia con i postumi di una sbronza, con una ragazza morta al fianco e viene arrestato per omicidio. Tutto così semplice? Ovviamente no. Ci sono di mezzo un padre adottivo fin troppo zelante, un fidanzato tossico e un albergatore che fa lo gnorri. Berardi & De Nardo, con ai disegni il trittico Zuccheri, Boraley e Piccioni imbastiscono una storia parecchio incasinata in cui il lettore non riesce a farsi un'idea del colpevole fino all'ultimo.
Una vicenda personale di Julia si interseca con l'indagine, la criminologa infatti investe un giovane con l'auto mandandolo di filato in ospedale. La Kendall si invaghisce del giovane ma è titubante per la differenza di età e questo le crea una marea di paranoie (anche nei confronti di persone che non dovrebbero contare un cazzo come Emily), manco fosse una vecchia cougar! Finirà male ancora prima di iniziare (e per fortuna, è uno sfigato da paura lui, ma si sa che lei ha un debole per i casi umani) perché lui vuole solo truffare l'assicurazione. Julia finirà per chiamare Webb per farsi consolare... mah...
Il libro citato è un volume di poesie che Julia regala al giovane (regalare libri di poesie? Manco nell'800 dai!) di Raymond Carver "Per favore non facciamo gli eroi".

"E, invece, tornano i pensieri. Cosa sarebbe successo se Joe fosse entrato nella mia vita? Quale sarebbe stata la reazione di Emily? Cosa avrebbe detto la nonna, se lui si fosse stabilito in casa?"
[Julia nel n.47]

la splendida Julia di ENIO © SBE
Il n.48 "L'uomo di Buenos Aires" è il più atipico della sestina, Berardi e Mantero (con ai disegni Enio) sembra quasi creino una storia completamente avulsa dalla collana dell'indagatrice dell'animo e che l'abbiano convertita a essa in un secondo momento. L'indagine di Webb e Julia infatti è marginale, e molto, alla vicenda, questo tuttavia non è una cosa negativa, anzi, la storia è parecchio interessante della sua originalità.
Durante il colpo di stato in Argentina, negli anni '70, un bambino resta orfano a causa dei soprusi perpetrati dai militari. Una volta divenuto adulto e intrapresa la nobile carriera del killer decide di cercare e punire col piombo i carnefici dei genitori, uno dei quali vive a Garden City.
Julia alle prese con il soffitto che imbarca acqua chiama Leo per un consiglio visto che tutte le ditte interpellate vogliono spennarla, per non dire altro, la schermaglia al telefono tra i due nasconde forse un po' di verità: 
Julia - Leo! Sei tornato?
Leo - Come potevo restare lontano dalla mia principessa? 
Julia - Le tue principesse hanno tutte la pelle scura! 
Leo - Allora tu sei la mia regina!

L'albo n.49 "L'incubo della porta accanto" Berardi & Calza con Jannì creano una storia che ha una preparazione davvero lunga, bisogna attendere le ultime trenta pagine perché ci venga rivelata qual è la "storia del mese". Julia stringe amicizia con uno psichiatra che ha in cura un ex alcolista vittima di allucinazioni che tenterà pure di strangolare la criminologa.
Julia è attratta dal collega ma finirà per riflettere sul fatto di portare sfiga quando questo viene ucciso, la sindrome di Jessica Fletcher (la signora in giallo) che dove va scappa il morto si avvicina?
Numero ricco di retroscena per i nostri protagonisti: Webb si presenta con una pseudo-ragazza svampita e tettona e Julia è palesemente gelosa, forse per questo finisce per essere attratta dallo scialbo psichiatra e tuttavia non sprecare troppe lacrime quando questo muore. Dal lato suo Webb quando telefona a Julia finisce per disegnarla sui foglietti della scrivania. 
Libri: "Un entomologo nel metrò" di Marc Augé, "Angelo nero" di Cornell Woolrich (non mai mai!).  

dal n. 50 © SBE & Thomas Campi
Nel n.50 "Una donna a pezzi", segna il debutto in solitario nella serie del disegnatore Thoman Campi su testi di Berardi & Mantero, con una Julia con mascella più squadrata e sopracciglia più folte che fa rendono più giovanile.
Accidentalmente in un fiume viene rinvenuto il cadavere di una donna privato di molti organi. L'indagine è tortuosa fin dall'inizio, la donna è una clandestina senza fissa dimora, il tutto porta a un traffico di organi di cui Julia, aiutata da Baxter, rischia grosso per smascherarli, manca poco infatti che le tolgano un rene.
Gran ritmo con una storia con equilibri perfetto tra indagine poliziesca e azione. Splendida la copertina di Marco Soldi, la migliore di questo semestre.

la Julia di Giorgio Trevisan © SBE
la Julia di Giorgio Trevisan © SBE
Ultimo ma non ultimo il n.50 "Rosso Natale" torna ai disegni Giorgio Trevisan, che classe! Devo ammettere che sebbene non senta il suo tratto appropriato alla collana questo numero è davvero pazzesco, dopo "Se le montagne muoiono" n.8 (ne parlo QUI) e "Nel paese di Alice" n.30 (ne parlo QUI) stavolta si supera. Complici le atmosfere natalizie con una Garden City innevata ci regala un albo con immagini talmente evocative da togliere il fiato, con una cura dei protagonisti e di Julia in particolare addirittura superiore agli albi precedenti.
La storia, seppure buona (e manco a dirlo intrisa di spirito natalizio) giocoforza passa in secondo piano, mi sono trovato più volte ad ammirare i disegni dimentico di chiedermi come andranno a finire le indagini. Tre individui travestiti da Babbo Natale compiono delle rapine e Julia inizia a bazzicare una agenzia di lavoro interinale che fornisce appunto Babbi Natale. 
Di contorno l'organizzazione del cenone natalizio in casa Kendall con tutti gli amici tranne Leo col quale ha una cena privata assieme alla fidanzata di turno dell'investigatore che come prevedibile risveglia pensieri contrastanti nell'animo della criminologa.
Canzoni e libri a tema: "Happy Xmas (war is over)" di John Lennon e "Canto di Natale" di Dickens

Eccoci giunti alla fine, la serie tiene bene e il parco disegnatori è di livello. Ci lascia qualche beneficio del dubbio? Al momento no, i retroscena sui protagonisti non mancano, se vogliamo trovare un neo le loro evoluzioni latitano, ma del resto abbiamo appena detto che le storie sono al top perciò è anche giusto pazientare. Al prossimo mese i primi sei numeri del 2003 e forse la retrospettiva sui primi cinque almanacchi del giallo con le storie della Julia-giovincella.

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