martedì 19 luglio 2016

Julia 2002 - Azione e deduzione - (parte prima)

Azione e deduzione

Retrospettiva fumetti: Julia n. 40,41,42,43,44,45 (2002)

"Il tema vero era la solitudine. Il lento scivolare verso l'abisso di una persona sola. Una rappresentazione più efficace di dieci trattati di psicologia..." [Julia Kendall parlando del film "Taxi driver"]

Con mia somma approvazione dopo la sestina precedente quasi esclusivamente d'azione si torna alla formula più consona alla collana di mix di dinamismo, ricerca psicologica e metodo investigativo...

Antinori cita Jay e Silent Bob © SBE
Partiamo dal n.40 "Sulla strada per Lordsburg" di Berardi & Mantero con i disegni di Antinori. Storia ai limiti del grottesco e del surreale: Julia ed Emily si trovano in New Mexico per il matrimonio di uno degli innumerevoli figli della governante, una volta scesi dall'aereo decidono di prendere un autobus che verrà prontamente sequestrato da un paio di sfigati di prima categoria, che non ne fanno una di giusta, paiono quasi usciti da un episodio di Fargo. Non serve che aggiunga che la stupidità può essere molto pericolosa... La storia scorre piacevole e l'autobus fa molto Speed, tranne che qui alla guida c'è Emily, mentre nel film da Sandra Bullock, bella differenza.
Sul privato molto spassosa Julia che sogna il proprio di matrimonio con Sean Connery, e ammette di essere innamorata di lui fin da ragazzina. Niente di strano, Connery è un gran figo, solo che a lei piace perché... assomiglia al padre defunto. Problemi di testa, benvenuti!

Il n.41 "Il tassista" è l'omaggio al grandissimo film Taxi driver di Martin Scorsese fatto da Berardi (con Lorenzo Calza). In una estate torrida a Garden City un solitario disagiato si finge un tassista per poter emulare il protagonista del film sopra citato e mettere in atto la propria idea malata di giustizia.
Il lato investigativo è ridotto all'osso, infatti la polizia e Julia saranno indirizzati quasi esclusivamente da testimoni delle varie malefatte verso l'assassino più che dalle loro intuizioni. La cosa migliore dell'albo resta comunque  la  prefetta e profonda caratterizzazione psicologica del cattivo di turno. Davvero lodevole il lavoro degli sceneggiatori.
Da non scordare il ritorno ai disegni di Roberto Zaghi, sicuramente il mio preferito finora, un'ottima Julia e gran dinamismo nelle vignette.
Musica: "Ace of spades" dei Motorhead e "Almost Blue", del mio jazzista preferito, Chet Baker.
Per le letture invece l'autore citato è Guy de Maupassant.

"Quando Webb fece il nome di Geoff Perry, Sharon Britts scoppiò in lacrime. Pianse a lungo, come solo una donna innamorata o un'attrice consumata sanno fare." [J.Kendall]

la Julia di Roberto Zaghi © SBE
Nel n.42 "Il giorno delle spie" (Berardi & Mantero, Enio) abbiamo un ritorno al giallo investigativo più classico, e ne esce subito un albo molto piacevole. Un ricercatore che lavora per l'esercito sulla costruzione di una particolare arma viene rapito. Mentre i federali spingono per la pista internazionale tra spie e casini vari, Julia e Webb al contrario dell'FBI decidendo di avere un approccio più tradizionale e interrogando tutti i colleghi dell'uomo rapito. Ne esce una storia molto intricata dove ognuno segue la propria pista: Julia troverà indizi a carico di molti individui diversi, la polizia spostamenti di denaro sospetti e Baxer si trova invischiato addirittura in un tentato omicidio. La classica storia che semina un sacco si indizi e depistaggi fino alla risoluzione finale, sono queste le storie di cui la serie ha bisogno.
Bella prova di umanità di Webb che ammette il suo senso di inferiorità e gelosia nei confronti di Baxter quando Julia glielo nomina per l'ennesima volta al solo scopo di innervosire il tenente. Bello tirarsela e far girare i coglioni alla gente gratis eh?! Pessima.
Libri consigliati: quelli di Graham Greene e la biografia di Werner Von Braun, scienziato tedesco.

Siamo al n.43 "L'ultimo rendez-vous", Berardi & De Nardo ai testi e alle chine Mario Jannì. Un uomo viene trovato morto nudo e picchiato selvaggiamente al parco. L'indagine porterà i nostri eroi a scoprire un giro di prostituzione e di scommesse clandestine, anche se l'omicida, a volte, è più vicino di quanto si pensi alla vittima. Pure questa storia è un classico giallo d'indagine con tanti sospettati, interrogatori e depistaggi, molto interessante. Julia per approfondire la psicologia di una sospettata si guarda anche (e ben attenta) un film porno.
Durante la vicenda la Kendall si ritrova in una spiaggia in cui era andata in vacanza quando aveva 14/15 e svela che la "santerellina" Norma le aveva soffiato il ragazzo che le piaceva e mentre la sorellina limonava in spiaggia Julia giocava a carte con la nonna... Poi vi chiedete se non è cresciuta con problemi di testa e odia la sorella al punto di accettare che si faccia di eroina? La vuole morta mi sa.
Musica: jazz con Dizzy Gillespie.
dal n. 42 © Sergio Bonelli Editore & Enio
Libri citati: "Abbiamo trasmesso", di Rex Stout, undicesima avventura di Nero Wolfe; "Perry Mason e le caviglie d'oro" di Erle Stanley Gardner; "Alibi nero" di Cornell Woolrich che io ho conosciuto proprio tramite Julia e di cui ho già letto con piacere varie cose. Tutte opere interessanti, se volete approfondire la letteratura gialla/poliziesca/noir consiglio vivamente di appuntarvi i libri citati in Julia, a me hanno dato ottime soddisfazioni!

Il n.44 "Lo specchi infranto", di Berardi & Calza, disegni di Piccoli. Ennesima storia di indagine con molti sospettati e risoluzione finale, una famosa violoncellista viene trovata morta a causa di un'overdose ma tutto fa pensare a un omicidio. Julia e Baxter finiranno per scoprire che la donna ha un passato tormentato, con i sensi di colpa per una sorella morta e un padre arcigno e molto duro con lei.
A livello musicale non si lesina niente: "Don't warry, be happy" di Bobby McFerrin, "Relax" dei Frankie Goes to Hollywood, "Tai Tai de Blues" di Emmanuel Thiry, "Taranta" di Paco de Lucia, oltre alla sonata in mi minore opera 38 di Johannes Brahms
Altre citazioni: nella custodia della vhs di "Star wars" Julia trova un indizio e viene più volte citato l'anime di Cowboy Bebop sia per la colonna sonora che per l'ottima storia (e bravo Berardi, ottimi gusti!).Citato anche il libro "La donna ferita - modelli e archetipi del rapporto padre figlia" di Linda Schierse Leonard, attualmente fuori catalogo.


la Julia di Enio dal n. 42 © SBE & Enio
Nel n.45 "Una cara, carissima amica" torna Laura Zuccheri (e Laura Zuccheri non è solo Julia, sta preparando un Texone e ho visto i suoi disegni a colori in "La spada di vetro", serie in 4 volumi della Renoir, e sono davvero fantastici!). Questo numero, forse più di tutti i numeri precedenti, la dice lunga sulla nostra protagonista, possiamo infatti stenderci assieme a lei sul lettino dello psicanalista (e dove pensavate sennò!). Berardi deve essersi mangiato un volume di psicologia stavolta e ce lo sfoggia tutto, una Julia fragile ma piena di rabbia repressa, con un forte senso di colpa verso se stessa, si colpevolizza per la morte dei genitori perché gliel'aveva augurata dato che era gelosa della sorella minore. Il rapporto odio/amore con Norma appunto, valvola di sfogo di un sentimento ambiguo, protettivo e distruttivo, rapporto velato da una malcelata invidia, perché la sorella prende la vita con leggerezza e lei non i riesce. Senza contare la solitudine che mina la sua capacità di lasciarsi andare con gli altri e trasforma la sua fragilità in freddezza e finto distacco. Viene citata inoltre l'inadeguatezza della nonna a crescerle sebbene le buone intenzioni. Un gran numero, non posso dire altro, tanti, tantissimi spunti, un albo che ci voleva e che di sicuro gli amanti della serie aspettavano con ansia.
Di contorno, ma non solo, la storia vera dell'albo di giugno 2002: una vecchia compagna delle superiori della criminologa si ripresenta dopo quindici anni e Julia la ospita per un po' (ovvio no? Julia cani e porci li ospita tutti). Questa però, come tutti quelli che finiscono a dormire a casa Kendall nasconde qualcosa e ha rifilato alla nostra repressa preferita un sacco di balle. Il finale purtroppo aperto lascia un senso di incompiuto, unica pecca, forse non da poco, in una storia davvero magistrale, soprattutto per l'approfondimento psicologico di Julia che fa l'ennesimo passo verso i lettori.

La serie in questi dei numeri ritorna nel suo contesto più adeguato, ovvero meno azione e più indagini, più giallo e meno poliziesco. Un'annata ottima finora, complice anche un buon approfondimento della protagonista. La serie dopo 45 numeri è forse al top.



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